Oggi vi racconto di un’azienda del territorio che ho avuto occasione di visitare qualche giorno fa: la Distilleria Gavioli di Bomporto (Mo). Contattata e invitata da Samuele, uno dei gestori, ho potuto conoscere più da vicino l’attività, la sua storia e degustare diversi prodotti. Ho trascorso una serata molto piacevole e sono rimasta colpita, oltre che dalla professionalità e la passione trapelate dal racconto di Samuele, anche e soprattutto dalla qualità di quanto ho assaggiato.
Fondata da Giuseppe Gavioli nel 1965, l’azienda era ed è tuttora leader nell’attività di produzione e vendita di distillati di qualità e liquori della tradizione, soprattutto per conto terzi. Grazie alla versatilità dei suoi macchinari è in grado di soddisfare le richieste dei clienti più esigenti, che si tratti di un piccolo artigiano o di una grande azienda che vogliano un prodotto personalizzato ed esclusivo.
Parlando di prodotti, i fiori all’occhiello – avendoli assaggiati comprendo il perché – sono il nocino “Riserva” e la grappa “Rosa Antica”, che l’anno scorso si sono aggiudicati la medaglia d’argento rispettivamente per le categorie liquori e distillati in occasione del Meiningers International Spirits Award (concorso internazionale dei distillati e dei liquori che si svolge ogni anno in Germania dal 2004 e che rappresenta una manifestazione di riferimento e di pregio per gli esperti e appassionati del settore).
Nell’ambito dei liquori, oltre al nocino, rientrano nella produzione storica aziendale la sambuca, il limoncino, il sassolino – digestivo a base di anice stellato e spezie tipico di Sassuolo (Mo) – e il bargnolino, ottenuto dalle bacche di prugnolo selvatico e tipico delle province di Parma e Piacenza. Nell’intento di sperimentare e incontrare i gusti di un pubblico più vasto (anche femminile), sono state recentemente introdotte alcune novità come il “Liquirizia Menta” e il “Limon Zenzero”, liquori dal gusto fresco e dalla gradazione alcolica non troppo elevata, ideali anche per il periodo estivo.
Per quanto riguarda i distillati, oltre alla grappa “Rosa Antica” già citata, merita una menzione il brandy “Divin Leone”, invecchiato in botte 15 anni, e la nuova linea di grappe “Terre Emiliane”, sviluppata con la volontà di valorizzare i vigneti del territorio. Al momento sono già in commercio la grappa di Lambrusco Grasparossa e quella di Sangiovese e presto saranno disponibili anche quella di Pignoletto e di Lambrusco di Sorbara.
Ora non mi rimane che invitarvi ad andare a visitare lo spaccio aziendale in Via Cimarosa 1 a Bomporto (MO) dove potrete anche ammirare alcune splendide vecchie bottiglie, dal design vintage, ormai fuori produzione. In alternativa, potete trovare gli ottimi prodotti della Distilleria Gavioli negli wine shops della Cantina di Carpi e Sorbara, presenti nelle seguenti località: Carpi, Sorbara, Rio Saliceto, Poggio Rusco, Bazzano, Castelfranco Emilia.
Samuele è stato così gentile da regalarmi la grappa di Lambrusco Grasparossa, che ho utilizzato per la preparazione di questo primo piatto niente male che vi invito a imitare.
GNOCCHI DI PATATE E GRAPPA DI LAMBRUSCO GRASPAROSSA
CON ASPARAGI CROCCANTI, FIORI DI ZUCCA E CREMA DI PARMIGIANO REGGIANO
INGREDIENTI (per 4 persone)
Per gli gnocchi:
- 1 kg di patate
- 300 g di farina 00
- 1 uovo*
- sale q.b.
- noce moscata q.b.
- 2 cucchiai di grappa di Lambrusco Grasparossa
- farina di semola
* facoltativo (io lo metto perché aiuta molto a evitare che gli gnocchi si sfaldino in cottura)
Per il condimento:
- 400 g di asparagi
- 250 g di fiori di zucca
- 2 spicchi d’aglio
- olio evo q.b
- sale q.b.
- pepe q.b.
- 1 cucchiaio di grappa di Lambrusco Grasparossa
- 200 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
- 500 ml di latte
- 50 g di burro
- 50 g di maizena
PROCEDIMENTO
Lavate bene le patate sotto l’acqua corrente e cuocetele in acqua bollente per 30/40 minuti (a seconda delle dimensioni). Lasciatele leggermente intiepidire, rimuovete la buccia e schiacciatele sulla farina che avrete disposto a fontana su una spianatoia. Aggiungete l’uovo, il sale, la noce moscata e la grappa e impastate con le mani fino a ottenere un impasto morbido ma compatto. Prelevate piccole quantità d’impasto e, aiutandovi con della farina di semola, formate dei bigoli di circa 2 cm di spessore poi tagliateli a tocchetti. Di solito si procede poi a “rigare” gli gnocchi con i rebbi di una forchetta ma io ho preferito non fare questa operazione (esteticamente mi piacciono di più così). Disponeteli su un vassoio ricoperto con un canovaccio pulito e spolverateli con la semola perché non si attacchino.
Procedere a preparare il condimento. Lavate con molta cura i fiori di zucca, eliminate il pistillo e asciugateli bene con carta assorbente facendo attenzione che non si rompano. Lavate gli asparagi, eliminate l’estremità del gambo più dura. Separate le punte dai gambi e tagliate questi ultimi in 2/3 parti e poi a julienne. In una padella capiente scaldate due cucchiai d’olio con due spicchi d’aglio, aggiungete asparagi (punte comprese) e fiori di zucca, rosolate, sfumate con la grappa e proseguite la cottura a fuoco medio-alto per 7/8 minuti.
Per preparare la crema di parmigiano scaldate il latte senza portarlo a ebollizione. In un pentolino a parte sciogliete il burro con la farina, mescolate con la frusta e amalgamate. Versate il latte e, a fuoco basso, continuate a mescolare. Togliete dal fuoco e aggiungete il Parmigiano mescolato fino a che non si scioglie completamente.
Cuocete gli occhi in abbondante acqua salata (da quando alzano il bollore considerate 1 minuto di cottura). Scolateli e serviteli con la crema di parmigiano, asparagi e fiori di zucca e infine una bella spolverata di pepe. Buon appetito!