La ricetta che vi presento oggi parla di una regione a me molto cara, il Trentino Alto Adige. Grazie a un papà che da oltre 30 anni lavora a Trento, ho avuto più di un’occasione di visitare e conoscere questo territorio davvero speciale… e non solo di statuto. Negli anni si è creato un legame con questa terra soprattutto dal punto di vista gastronomico tanto che alcuni prodotti e specialità sono diventati parte della cucina di famiglia, in primis i canederli.
È un piatto a cui sono molto affezionata e quando l’Associazione Italiana Food Blogger, di cui sono socia da gennaio, ha lanciato il contest “Che canederlo sei?” (nell’ambito del progetto “Gran Tour d’Italia” che a marzo vede protagonista il Trentino Alto Adige), non potevo certo mancare all’appello.
Le regole da seguire erano 3:
1. utilizzare pane raffermo
2. utilizzare un formaggio trentino e/o speck
3. utilizzare un ingrediente tipico della vostra regione
Per il Trentino ho scelto il Vezzena, ottimo formaggio presidio Slow Food dal sapore intenso, avvolgente e leggermente piccante che si può trovare in 3 gradi di stagionatura: mezzano, vecchio e stravecchio. Colgo l’occasione per invitarvi a scoprire di più su questo e su altri formaggi tipici trentini in questo interessante articolo:
Unicità ed eccellenza: Il latte e i formaggi del Trentino Alto-Adige
Come ingrediente della mia regione, l’Emilia Romagna, ho optato per la regina dei salumi, la Mortadella Bologna IGP, il cui inconfondibile aroma e sapore regala sempre grandi soddisfazioni: eccezionale come farcitura di un panino, favolosa in mousse per uno sfizioso antipasto e ottima alleata per dare un tocco in più a primi e secondi piatti.
Vi lascio scoprire di seguito i dettagli della mia ricetta e ovviamente vi invito a provarla 😉
INGREDIENTI
Per i canederli:
- 300 g di pane raffermo
- 150 ml di latte
- 1 cucchiaio raso di farina
- 1 uovo intero + 1 tuorlo
- 1 mazzetto di cavolo nero
- 100 g di mortadella Bologna
- 150 g di Vezzena stravecchio
- 1 spicchio d’aglio
- 2 cucchiai di olio evo
- sale e pepe q.b.
- brodo vegetale (1 carota, 1 cipolla, 1 gambo di sedano)
Per la vellutata:
- 700 g di patate viola
- 1 l d’acqua
- 5 bacche di ginepro
- 1 stecca di cannella
- 5 bacche di pepe rosa
- 2 foglie di alloro
- 2 rametti di timo
- sale q.b.
- semi di papavero q.b.
PROCEDIMENTO
Tagliate il pane a piccoli pezzetti, trasferitelo in una ciotola e versatevi sopra il latte. Lasciate riposare.
Lavate e mondate il cavolo nero e sbollentatelo 5 minuti in acqua salata.
Scolate il cavolo, strizzatelo bene e sminuzzatelo. Saltatelo in padella con l’olio e uno spicchio d’aglio. Una volta raffreddato versatelo nella ciotola del pane assieme agli altri ingredienti: la mortadella tagliata a piccoli cubetti, il Vezzena grattugiato, la farina e le uova. Aggiustate di sale e pepe e mescolate molto bene, aggiungendo ulteriore farina se necessario, fino a ottenere un composto omogeneo.
Con le mani formate dei canederli di ca. 4 cm di diametro. Adagiateli in un vassoio e lasciateli riposare in frigorifero per almeno un paio d’ore.
Nel frattempo occupatevi della crema di patate viola. Lavate le patate, pelatele e tagliatele a cubetti. Mettetele in una casseruola e aggiungete un litro d’acqua fredda, erbe aromatiche e spezie. Con un coperchio coprite la casseruola e lasciate cuocere per ca. 30 minuti dal bollore.
A cottura ultimata (verificate sempre assaggiando) aggiustate di sale, rimuovete erbe e spezie e con il frullatore a immersione riducete in crema. Se dovesse risultare troppo densa potete aggiungere un po’ di acqua calda.
Cuocete i canederli nel brodo vegetale che avrete ottenuto facendo bollire in acqua carota, sedano e cipolla. Serviteli adagiati sulla crema di patate e guarnite a piacere con i semi di papavero.
Buon appetito!